La Visaille (Val Veny), Combal, rif. Gonella. Percorso molto lungo, difficile, su ghiacciaio e con passaggi su roccia, in gran parte senza traccia, segnalato in modo discontinuo, ma logico. Ambiente maestoso ed emozionante.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
rif. Gonella (3071 m)
10,3 km (20,6 km a/r)
1510 D+
5h00'-5h30' / 5h00'-5h30'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ F
3071 m (rif. Gonella)
alp 5% dif 10%, lib 30%, tra 30%, snt 17%, asf 8%
Il versante del Monte Bianco che si affaccia sulla Val Veny ha un privilegio unico. Può fregiarsi di uno dei rari esempi in Europa di ghiacciaio di tipo himalayano: il ghiacciaio del Miage. Il suo corpo glaciale non presenta un circo glaciale che lo alimenta, ma occupa un lungo vallone dove confluiscono altri ghiacciai dai due lati.
Guardandolo dal versante di fronte, il ghiacciaio del Miage appare come un lungo nastro pietroso chiaro che incide in profondità il massiccio del Monte Bianco e irrompe a metà della Val Veny, sconquassandola con la lingua e le grandi morene terminali. A permettergli di giungere a quote così basse è l’enorme massa di pietre e detriti che lo ricopre, proteggendolo dal caldo.
Il fianco DxOr del vallone è costituito dalle pareti verticali del Petit Mont Blanc e dell’aig. de Trélatête. Quello SxOr, dalle pendici del Monte Bianco, con i ghiacciai tormentati che le solcano.
Su una spalla del versante Monte Bianco, quasi in cima al ghiacciaio, sorge il rifugio Gonella (3071 m). E’ una bella costruzione in legno e metallo dalle forme futuriste, inaugurato nel 2010. Serve principalmente come punto d’appoggio della via normale italiana al Monte Bianco.
L’itinerario di salita al rifugio Gonella è molto lungo e presenta qualche pericolo, ma è un’esperienza straordinaria.
Il percorso inizia da La Visaille e sale al lac Combal. Sale sul ciglio della morena Dx e la percorre fino all’inizio della valle glaciale. Prosegue verso la fine del vallone per quasi 5,0 km, procedendo direttamente sul ghiacciaio, coperto di pietre. All’altezza del rifugio, attraversa a Dx e supera le roccette che precedono il rifugio.
Caratteristiche tecniche.
Percorso molto lungo, ma non particolarmente faticoso. Si svolge in gran parte sul ghiacciaio del Miage, dove si procede su tracce tra le pietre e i massi che lo ricoprono. Negli ultimi anni si è complicato per gli effetti del riscaldamento globale, che hanno prodotto solchi, gobbe, infidi sifoni e voragini.
La difficoltà aumenta nell’ultima parte, in cui si deve attraversare il ghiacciaio verso Dx, passando su crepacci profondi. La salita sulle rocce sotto il rifugio è agevolata da corde fisse e gradini, con passaggi di I° grado.
La difficoltà complessiva può variare a seconda delle condizioni del ghiacciaio e dei crepacci in alto. Ma siccome con l’andar del tempo non potranno che peggiorare, lo classifichiamo com e alpinistico F.
Aspetti panoramici.
Il rifugio Gonella è addossato alle pendici del Monte Bianco. Dimodoché, nonostante la quota, non gode di una visuale ampia e aperta. Ma a coinvolgere profondamente dal pdv visivo e panoramico è l’insieme di tutta la salita. A partire dalla camminata iniziale sul ciglio della morena. E poi i fenomeni vari sul ghiacciaio: i funghi di ghiaccio, i torrentelli superficiali e le spaventose voragini. Per non parlare delle tormentate colate di ghiaccio che scendono dal Monte Bianco vero e proprio. E in alto, l’himalayana parete N dell’aig. de Trélatête. Visioni che giustamente possono incantare, ma non devono distrarre.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 7,3%
- n. salite: 3 (1L + 2C)
- difficoltà escursionistica: F (era EE)
- passaggi difficili/pericolosi: sì (buchi nel ghiacciaio, attraversamento parte alta ghiacciaio, passaggi su roccia attrezzati)
- tratti incerti: sì (lunghi tratti senza traccia su ghiacciaio)
- punti appoggio/ristoro: Combal, rif. Gonella
- punti di rifornimento acqua: Combal, rif. Gonella
- periodo consigliato: inizio luglio – metà settembre
- fattibilità in inverno: no
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo, piccozza, ramponi (e corda)
- attrezzatura trail running: no trail running
- segnaletica: 15, Sn
- famiglia: > 10 anni
- copertura rete mobile: non rilevata in anni recenti (ril. 08/2009)
Descrizione
2. Lac Combal – Rifugio Gonella (3071 m)
7,6 km / 1110 D+ / 80 D- / 4h30′-5h00′ / 4h30′-5h00′
1 salita lunga + 1 salita corta
Al bivio proseguire a Dx. La strada sterrata compie una curva a Dx, al termine della quale si giunge a uno spiazzo su cui sorge l’edificio con tetto spiovente della cabane du Combal (1972 m). Prendere il sentiero alla Sx del rifugio, che sale in un bosco rado, sul fianco della morena Sx del ghiacciaio. Un ultimo tratto a tornanti porta sul ciglio della morena, che si segue per ca 0,8 km, fino all’inizio del vallone del ghiacciaio del Miage. Dopo un breve tratto al bordo del vallone, si raggiunge a Dx il pianoro del ghiacciaio, coperto di sassi, terriccio e grossi massi. Puntare in direzione del rifugio, che si nota distintamente al termine del ghiacciaio, su uno spalto roccioso a Dx. Si procede a zig zag al centro del pianoro, seguendo segni gialli e ometti e facendo attenzione a ostacoli e insidie (i sifoni). La salita è molto lunga e sarebbe monotona, se non fosse ravvivata dal panorama maestoso e dallo spettacolo di buchi, ruscelli superficiali, improvvise voragini e laghetti che costellano la superficie del ghiacciaio.
Dopo ca 4,0 km sul pianoro, oltrepassata la confluenza da Dx del tormentato ghiacciaio du Dome, si attraversa verso Dx, in direzione della base dello sperone del rifugio (Chalix de Pesse, 2600 m ca), evitando qualche crepaccio. Salire su erba e roccette, seguendo i bolli gialli, e superare un evidente traverso verso Dx, protetto con catene e corde fisse. Si prosegue sullo sperone, con facili passaggi su roccette, fino a un nevaio scosceso, che si sale in obliquo. Un ultimo tratto di roccette facili porta sulla spalla dove sorge il rifugio.
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
4h00′-4h30′ / 4h00′-4h30′
Accesso
IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI
Punti problematici
In preparazione
Varianti
In preparazione