Courmayeur: Entrèves, Pavillon/Skyway, rif. Torino Nuovo a/r
Courmayeur: Entrèves, Pavillon/Skyway, rif. Torino Nuovo a/r

Courmayeur: Entrèves, Pavillon/Skyway, rif. Torino Nuovo a/r

Entrèves (Courmayeur), Pontal, Pavillon Mont Frety/Skyway, rif. Torino Nuovo. Su sentiero ripido, sfasciume delicato, roccette e tratti di sentiero attrezzato. Molto panoramico.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
Entrèves (1304 m)
rif. Torino N. (3369 m)
8,7 km (17,4 km a/r)
2100 D+
4h30'-5h00' / 2h45'-3h30'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:

/ EE o EEA

3369 m (rif. Torino)
dif 15%, snt 80%, str 5%

Quando non esistevano ancora le funivie, il CAI di Torino volle costruire un rifugio nei pressi del colle del Gigante. Così, il 28 di agosto 1898 venne inaugurato il rifugio Torino. Era una costruzione di due piani, che sorge ancora oggi in posizione più bassa dell’attuale (3329 m). Nel 1952, dopo 54 anni di onorato servizio, venne sostituito dal Rifugio Torino Nuovo (3369 m). Nel frattempo, era già stata costruita la prima parte della funivia.
Oggi, con la Skyway che arriva ancora più in alto, sulla cima di punta Helbronner (3474 m), può sembrare insensato salire a piedi al rifugio Torino. Al contrario, è un’escursione da non disprezzare. Ma non per tutti! E questo per tre ragioni:
1. è un itinerario lungo e con molto dislivello (2100 D+);
2. è un itinerario che nella seconda parte presenta difficoltà tecniche;
3. l’arrivo è ad alta quota e si possono avvertirne gli effetti.
D’altronde, lo dovevano fare gli alpinisti, prima dell’avvento della funivia.
E per fare come gli alpinisti di una volta, l’itinerario di salita inizia da Entrèves. Nella prima parte sale su sentiero alla stazione intermedia della Skyway, al Pavillon du Mont Fréty. Quindi, prosegue a tornanti sul costone che scende dalla verticale del rifugio. A rendere impegnativa l’impresa sono i passaggi attrezzati dell’ultima parte, su sfasciume, roccette e crestine.
Per semplificare l’escursione, si può scegliere di scendere in Skyway o, addirittura, salire in Skyway alla stazione intermedia e affrontare a piedi solo la seconda parte, già da sola sostanziosa.
Come annotazione per gli appassionati di skyrunning e vertical, va ricordato che l’itinerario corrisponde al percorso del Vertical Courmayeur Mont Blanc, che si svolge ogni anno a fine luglio.

Il Rifugio Torino Nuovo (3369 m), dalla fine del percorso di salita.
Il Rifugio Torino Nuovo (3369 m), dalla fine del percorso di salita

Caratteristiche tecniche.
Itinerario molto lungo, con dislivello notevole e difficile.
Dal pdv tecnico si divide in 3 parti. La prima, fino al Pavillon, si svolge su sentiero ripido, ma non difficile. La seconda, fino alle reti metalliche anti-frane, è una salita su sentiero ben tracciato, a tornanti di ripidità crescente. L’ultima, verso il rifugio Torino, è un tracciato su sfasciume ripido, con passaggi su roccette e crestine, attrezzati con corde fisse e staffe. Passaggi in genere non difficili (I grado), ma continui e ad alta quota. La difficoltà tecnica in sé lo farebbe valutare EE, ma la ripidezza e scivolosità dei tratti su terriccio suggeriscono di proteggersi con set da ferrata, agganciandosi alle corde fisse dove presenti. E a quel punto bisogna parlare di EEA.
Il percorso è sempre ben segnalato con bolli gialli e vecchi segni rossi.

Aspetti panoramici.
Lungo la salita, la posizione addossata alle pendici della montagna non consente grandi vedute. Ma nella parte alta la vista si apre sempre più, fino all’emozione di oltrepassare il bordo della bastionata, quando si comincia a vedere anche dall’altra parte.
Al rif. Torino, grandi scorci sul Monte Bianco, il Dente del Gigante (molto vicino) e le Grandes Jorasses, più lontane. La vista sulla Vallée Blanche è impedita dalla cima di punta Helbronner. Ma per vedere tutto basta salire in ascensore sulla terrazza (è gratis).
Come dire… Se lo scopo è il panorama, conviene senz’altro salire in Skyway.

Altre informazioni

  • rapporto dislivello/distanza: 12,0%
  • n. salite: 2 (2L)
  • difficoltà escursionistica: EE o EEA
  • passaggi difficili/pericolosi: sì (superamento di passaggi attrezzati su roccette e sfasciume ripido)
  • tratti incerti: no
  • punti appoggio/ristoro: Pavillon, rif. Torino
  • punti di rifornimento acqua: Pavillon, rif. Torino
  • periodo consigliato: fine giugno – metà settembre
  • fattibilità in inverno: no
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
  • attrezzatura trail running: normale da trail running (normale da escursionismo consigliata)
  • segnaletica: Sn, 20
  • famiglia: > 10 anni
  • copertura rete mobile: presente quasi ovunque (ril. 08/2023)

Descrizione

1. Entrèves – Pavillon/Skyway (2173 m)
4,5 km / 880 D+ / 2h00′-2h30′ / 1h10′-1h30′
1 salita lunga

Dal parcheggio delle Funivie della Val Veny, passare davanti all’eliporto e prendere a Dx la stradina sterrata, che sale tra l’eliporto e l’autostrada. Scavalcata l’autostrada, la stradina confluisce in una strada sterrata da Sx, che prosegue verso NO, in direzione della Brenva. Si passa alla Sx dell’imbocco del tunnel del Monte Bianco e al bivio seguente non andare a Sx, ma continuare diritto. La sterrata procede in leggera salita su morena, tra accumuli di pietre e bassi cespugli.
Dove la montagna si impenna, la strada curva verso N (Dx), attraversa un torrente e compie un gomito ancora verso Dx (SE) in piano, fino a una baita in rovina. Subito dopo la baita, a Sx si stacca un sentiero Sn (segni gialli), molto ripido, che compie alcuni tornanti nel bosco. Dopo un traverso a Sx, il sentiero prosegue con altri tornanti su erba e cespugli. Un altro traverso a Sx porta in un canale, da cui si esce a Dx, con altri piccoli tornanti su un pendio erboso molto ripido. Un tratto in obliquo verso Dx porta in una valletta con una baita risistemata (Capanna del Pastore, 2083 m). Si prosegue con una breve salita e un lungo traverso verso Dx, che porta alla sommità del mont Frety e del Pavillon.
Superato il piazzale della Skyway, si giunge alla terrazza panoramica e al rifugio.

2. Pavillon/Skyway – Rifugio Torino (3369 m)
4,1 km / 1200 D+ / 2h30′-3h00′ / 1h30′-2h00′
1 salita lunga

Prendere il sentiero n.20-20A, che sale sulla cresta alle spalle della stazione della Skyway. Al bivio presso una cabina a forma di tronco di piramide, prendere il sentiero n.20 a Dx, che sale diritto sulla dorsale erbosa e ondulata. Dove la pendenza aumenta, il sentiero si porta a Sx della dorsale arrotondata e sale a tornanti.
In corrispondenza di un cartello (2546 m), tralasciare il sentiero n.20B, che continua verso Sx, e prendere il sentiero n.20, che sale a Dx, in direzione di un traliccio (abbondanti bolli gialli). Al di sopra, si continua a Dx, su erba e sfasciume, verso un grande traliccio della Skyway. Superatolo, si punta a una fascia rocciosa con grandi reti di protezione paramassi. Arrampicando su facili roccette, si passano le linee di reti, seguendo i numerosi bolli gialli.
Si continua sulla cresta, più stretta e ripida, puntando a un’altra fascia di roccette, che si supera con facili passaggi (I grado), agevolati da corde fisse. La cresta prosegue, alternando tratti su sfasciume ripido a passaggi su roccia, protetti da corde fisse e indicati da numerosi segni gialli. Superato un muretto (II grado) sotto a un traliccio, si continua sulla stretta cresta, che giunge al Rifugio Torino Vecchio (3329 m) con un tratto quasi orizzontale, affilato ed esposto. Dalla terrazza si entra a Dx nelle strutture della seconda stazione intermedia della vecchia funivia. Usciti dopo vari cunicoli, si continua sul largo sentiero con reti di protezione e parapetto, che sale a tornanti al Rifugio Torino Nuovo. Emozionante la vista del colle del Gigante, sempre più basso, che lascia vedere il versante francese.
Alle spalle del rifugio si apre il corridoio nella roccia, che permette di salire in ascensore alle terrazze sommitali di punta Helbronner (3474 m).

Ritorno

1. Stesso percorso dell’andata
3h00′-3h30′ / 2h00′-2h30′

Accesso

IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI

Punti problematici

In preparazione.

Varianti

Da Pavillon, invece di scendere per lo stesso percorso di salita, seguire in discesa il percorso alternativo di salita che passa da La Palud.

Per tutti i dettagli consultare: Entrèves, La Palud, Pavillon-Skyway.