Planaval (La Salle), Grand Plan, colle Battaglione Aosta. Percorso molto lungo, con dislivello notevole, su sentiero in corso di risistemazione. Panorama grandioso.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
c. Batt.e Aosta (2882 m)
8,1 km (16,2 km a/r)
1620 D+
3h30'-4h20' / 2h00'-2h30'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ E
2882 m (c. Batt.e Aosta)
tra 10%, snt 85%, str 5%
Salendo da Villair al rif. Bertone, si incontra una piccola struttura di pietre con la scritta “CH’A COUSTA LON CH’A COUSTA VIVA L’AOUSTA”. E’ un monumento in ricordo del Battaglione Aosta.
Il Battaglione Alpini Aosta nasce il 10 luglio 1887 per cambio di denominazione del btg “Val d’Aosta”. Nei decenni seguenti si distinse in varie operazioni. In particolare durante la I Guerra Mondiale, quando venne insignito della medaglia d’oro.
Al Battaglione Aosta è stato dedicato anche il colle che mette in comunicazione la Combe de Chambave, sul versante di La Salle, con la Combe di Arminaz, sul versante della Val Ferret.
Il colle Battaglione Aosta (2882 m) si presenta come una lama sottile. Sul versante della Val Ferret incombe con una fascia rocciosa sfasciata e repellente, mentre sul versante di La Salle digrada con un pendio erboso, piuttosto ripido. Il luogo è molto suggestivo e il panorama spettacoloso.
Due itinerari escursionistici lo raggiungono da ognuno dei due versanti. Sono entrambi piuttosto lunghi, su due sentieri un tempo bellissimi, in seguito degradati a causa delle frane e dell’incuria, ma finalmente in corso di risistemazione.
L’itinerario in Val Ferret inizia a Praz Sec ed è un po’ più breve. L’itinerario sul versante di La Salle parte da Planaval. Con un tratto in traversata verso O si affaccia nella combe de Chambave, che risale su una traccia molto esile. Dall’altopiano di Grand Plan (2194 m) il sentiero diventa più netto, ma a volte rovinato dai fenomeni torrentizi. Bello e ben conservato, l’ultima parte a tornanti che porta in cima.
Caratteristiche tecniche.
Itinerario impegnativo per la lunghezza e il dislivello.
Dal pdv tecnico non sarebbe difficile, ma il degrado del sentiero originario in alcuni punti complica la salita. In particolare, dove il sentiero non è stato ancora del tutto ripristinato e nei tratti oltre l’alpeggio di Grand Plan, in alcuni punti devastato dai fenomeni alluvionali.
Indicazioni scarse nella prima parte, buone dopo Grand Plan.
Un itinerario che richiede attenzione, ma non pericoloso.
Aspetti panoramici.
Bellissimo l’ambiente, specie da Grand Plan in avanti.
Il panorama dal colle, poi, è sensazionale. Verso la Val Ferret, la catena del Monte Bianco italiano si dispiega al completo davanti al nostro sguardo. Verso La Salle e la Valdigne, spiccano le cime della Grivola e del Gran Paradiso.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 10,1%
- n. salite: 2 (1L + 1C)
- difficoltà escursionistica: E
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: sì (bivio separazione da sentiero n.21, attraversamento prati Grand Plan)
- punti appoggio/ristoro: nessuno
- punti di rifornimento acqua: nessuno
- periodo consigliato: fine giugno – metà settembre
- fattibilità in inverno: no
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: 20
- famiglia: > 10 anni
- copertura rete mobile: assente poco prima di Grand Plan (ril. 08/2021)
Descrizione
1. Planaval – Bivio sentiero n.20-21 (1828 m)
3,3 km / 300 D+ / 240 D- / 1h00′-1h20′ / 0h30′-0h40′
1 salita corta
Dal parcheggio, scendere e oltrepassare il torrente. Dall’altra parte del ponte andare a Sx e prendere la strada sterrata verso O (segnavia n.21), in leggera discesa nel bosco. Si supera un costone e nel valloncello successivo, si passa a Dx e poco sopra la baita di Piginière (1646 m). Nel valloncello successivo la sterrata diventa sentiero e comincia a salire. Dietro a un altro costone si apre la combe de Chambave. Il sentiero si inoltra in salita sul versante SxOr, scosceso e roccioso, verso il fondo del vallone. Dopo ca 1,0 km in traverso e piccoli tornanti, si stacca a Dx il sentiero n.20 per il colle Battaglione Aosta, indicato da frecce su pietre.
2. Bivio sentiero n.20-21 – Colle Battaglione Aosta (2882 m)
4,8 km / 1080 D+ / 2h30′-3h00′ / 1h30′-1h50′
1 salita lunga
La traccia procede in salita sul lato Dx (SxOr) del vallon di Chambave, in parte in traverso e in parte a tornanti. Dopo 0,6 km, si porta su un costone erboso, dove sale a piccoli tornanti. Superato un avvallamento e un risalto, si perviene al pianoro con le baite di Grand Plan (2194 m), che si attraversa sulla Dx senza traccia evidente, seguendo le frecce gialle su pietre e i radi ometti, puntando poi a Sx, verso le baite sul fondo.
Il sentiero riprende a Dx delle baite, salendo in obliquo verso Sx al sommo del pendio sopra le baite. Prosegue su dossi erbosi, sempre più evidente e segnalato. Si continua nel vallone in modo lineare per 1,5 km, in direzione del colle Battaglione Aosta, superando con pazienza dossi e argini di terra e pietre, creati da corsi d’acqua di fusione (ometti e segni gialli). L’ultima parte (ca 350 D+) si svolge su un costone erboso alla base del colle e sul successivo pendio finale, che si superano con vari tornanti, a pendenza costante e su sentiero buono. Frequente l’incontro con piccoli branchi di stambecchi. La fatica degli ultimi tornanti viene ampiamente ripagata dal colpo d’occhio strepitoso sulla catena del Monte Bianco.
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
2h30′-3h00′ / 1h15′-1h30′
Accesso
IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI
Punti problematici
I percorsi da Planaval per il colle Battaglione Aosta e il lago dei Licony coincidono nella prima parte e si separano dopo ca 3,3 km, nella combe de Chambave. Poco prima dell’attraversamento del torrente dal sentiero n.21 per Licony, si stacca a Dx il sentiero n.20. Il punto è indicato da una pietra e l’inizio del sentiero è molto poco evidente. Sembra quasi che qualcuno si sia impegnato a cancellarlo…
Quando il sentiero n.20 perviene al pianoro con le baite di Grand Plan (2194 m), ci si attenderebbe di trovare una traccia molto più netta e nitida rispetto al tratto precedente. Invece, il sentiero scompare del tutto. Ca 200 m avanti si vedono le baite sotto un risalto, ma del sentiero non c’è… traccia. Nemmeno i segni gialli.
La soluzione giusta è attraversare sulla Dx, fino ad un muretto a secco longitudinale e puntare poi poi a Sx, verso le baite.
E’ chiaro che se qualcuno ha cancellato i segni sulle pietre, non è solo incivile e ignorante, ma anche piuttosto stupido. Se con questo intendeva evitare il passaggio di persone sui pascoli, eliminando il sentiero ha fatto sì che gli escursionisti rischino di calpestare i prati ancora di più…
A prendersela con il sentiero del colle del Battaglione Aosta non è solo l’incuria dell’uomo, ma anche il dissesto idrogeologico. Il tratto di sentiero che dalle baite di Gran Plan si porta verso i pendii finali, è sconvolto dalle piene dei corsi d’acqua, che accumulando enormi muri di massi e detriti ai lati. Nei punti in cui il sentiero li attraversa, bisogna cercare con attenzione i segni gialli e gli ometti.
La situazione è migliorata con il lancio del Trail del Battaglione, i cui organizzatori hanno provveduto a sistemare alcune pietre, ad aumentare i segni gialli e a collocare molti ometti.