Courmayeur: Lavachey, rif. Bonatti, col Malatra a/r
Courmayeur: Lavachey, rif. Bonatti, col Malatra a/r

Courmayeur: Lavachey, rif. Bonatti, col Malatra a/r

Lavachey (Val Ferret), rif. Bonatti, Giué Dessus, col de Malatra. Percorso lungo, mediamente difficile, molto bello e di grande valore simbolico. Su sentiero ottimo e ben segnalato.

start:
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
Lavachey (1641 m)
col Malatra (2925 m)
7,6 km (15,2 km a/r)
1280 D+
2h45'-3h30' / 1h40'-2h00'
lunghezza:
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:

/ E

2925 m (col Malatra)
snt 85%, str 10%, asf 5%

Il col de Malatra è una spaccatura nella roccia, che permette di passare dal territorio di Courmayeur alla valle del Gran San Bernardo e viceversa. Da entrambi i versanti ci si arriva dopo un lungo percorso che termina con la salita di aspri, ma suggestivi valloni detritici.
Quello dalla Val Ferret non è difficile ed è molto bello. Parte da Lavachey, sale al rifugio Bonatti e si inoltra nel bellissimo vallon de Malatra. Superato il risalto che lo chiude, prosegue nel vallone superiore, stretto, detritico e glaciale, chiuso dalle roccette finali del colle.
Fino a una decina di anni fa, il col de Malatra non era granché frequentato. Anche in pieno agosto, capitava di salire dal vallon di Malatra al colle senza incontrare anima viva.
Oggi la realtà è molto cambiata. Da entrambi i versanti salgono ogni giorno decine di escursionisti e trail runner. Alcuni rientrano per la strada dell’andata, ma molti scendono dall’altra parte ed effettuano la traversata. Un fatto nuovo è anche la presenza di escursionisti con grandi zaini, che percorrono l’Alta Via 1 della Valle d’Aosta e che devono passare da qui.
Alla base di questo successo recente ci sono due fattori. In primo luogo, il fatto di costituire la porta di entrata dell’Alta Via 1 nel territorio di Courmayeur. In secondo luogo, il significato simbolico assunto per via di una gara importante. Per ogni appassionato di montagna  il col de Malatra è l’ultimo grande colle del mitico Tor des Geants®. Dopo giorni di fatica e sudore, scavallando da una valle all’altra, i partecipanti alla gara si affacciano dalla sua spaccatura e rivedono la mole immacolata del Monte Bianco, prima della discesa verso l’arrivo.
Proprio dall’usanza degli atleti giunti al colle di alzare le braccia e i bastoncini al cielo, in segno di gioia, è derivata la consuetudine di tutti di farsi fotografare nella spaccatura con le braccia al cielo.

Il vallone superiore di Malatra, con il sentiero che porta al Col de Malatra (2925 m).
Il vallone superiore di Malatra, con il sentiero che porta al Col de Malatra (2925 m)

Caratteristiche tecniche.

Percorso non difficile dal pdv tecnico, impegnativo per la lunghezza e il dislivello. Il rapporto dislivello/distanza è, infatti, 8,4%.
Presenta una salita lunga e altre salite minori, nessuna però molto ripida.
I sentieri sono tutti ben tracciati e segnalati. Anche l’ultima parte della salita al colle si svolge su una bella traccia, non molto ripida se si eccettuano gli ultimi 30/40 m.

Aspetti panoramici.
Nonostante la quota elevata, il col de Malatra non presenta, di per sé, un panorama strabiliante. Il Monte Bianco è sempre bello, ma un po’ lontano. Notevole la vista del Grand Combin e del Mont Vélan sul versante opposto. Ma ciò che lo rende particolare è l’impressione che suscita il vallone che lo precede e, sia all’andata che al ritorno, lo strepitoso colpo d’occhio su Monte Bianco e Grandes Jorasses dalla terrazza panoramica a quota 2600 m, prima della discesa nel vallon de Malatra.

Altre informazioni

  • rapporto dislivello/distanza: 8,4%
  • n. salite: 3 (1L + 1M + 1C)
  • difficoltà escursionistica: E
  • passaggi difficili/pericolosi: no
  • tratti incerti: no
  • punti appoggio/ristoro: rif. Bonatti
  • punti di rifornimento acqua: rif. Bonatti
  • periodo consigliato: fine giugno – inizio ottobre
  • fattibilità in inverno: no
  • attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
  • attrezzatura trail running: normale da trail running
  • segnaletica: 28, 42, TMB, AV1
  • famiglia: > 10 anni
  • copertura rete mobile: presente quasi ovunque fino al pianoro quota 2600, raramente al di sopra (ril. 08/2022)

Descrizione

2. Rifugio Bonatti – Col de Malatra (2925 m)
5,5 km / 870 D+ / 2h00′-2h30′ / 1h10′-1h30′
1 salita corta + 1 salita lunga

Dal Rifugio Bonatti seguire il sentiero in salita (n.28-42-TMB-AV1). A un primo bivio, non prendere il sentiero TMB verso Sx. Si prende a Dx (n.28-42-AV1) e si raggiungono prima l’alpe Malatra Dessous (o Desot), poi l’alpe Malatra Dessus (o Damon). A un secondo bivio, prendere a Sx il sentiero n.28-AV1, che in breve porta all’alpeggio di Giué Dessus (2226 m).
Superato un bel pianoro, si procede in leggera salita, un po’ su prato e un po’ su terreno pietroso, sul lato Sx del vallone (DxOr). Dopo 1,8 km, dove il vallone si impenna sotto a un risalto, il sentiero prende a salire in modo più deciso e punta verso un canale a Sx. Con alcuni tornanti a Dx di un torrentello, si giunge a un pianoro sopra il risalto (2630 m ca), con un panorama magnifico. Il sentiero aggira un costone erboso sulla Dx e sale verso Sx nel vallone superiore di Malatra.
Il sentiero procede prima alla Sx (DxOr) del torrente e poi supera alcuni piccoli risalti erbosi, arrivando nella stupenda valle glaciale chiusa dal Col de Malatra. Si sale in obliquo sul fianco Sx scosceso per 0,5 km, su detriti e pietrisco. Un breve tratto finale, più ripido, porta alla stretta spaccatura del colle, aperta verso la valle del Gran San Bernardo. Il Grand Combin e il Mont Vélan troneggiano al centro della scena. Più lontano si scorgono il Monte Rosa e, più piccoli e nascosti in parte da altre cime, il Cervino e il Dent d’Hérens.

Ritorno

1. Stesso percorso dell’andata
2h00′-2h30′ / 1h00′-1h15′

Accesso

IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI

Punti problematici

Nessuno.

Varianti