Zerotta (Courmayeur), Pré de Pascal, mont Chétif. Percorso abbastanza corto, facile e non faticoso, su strada sterrata, strada asfaltata e sentiero. Un po’ noiosa la prima parte. Molto panoramico.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
mont Chétif (2343 m)
4,8 km (9,6 km a/r)
820 D+
2h15'-2h45' / 1h15'-1h30'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ E
2343 m (mont Chétif)
snt 40%, str 50%, asf 10%
Il mont Chétif (2343 m) è la prima cima del versante DxOr della Val Veny. Con la sua cuspide rocciosa separa l’inizio della Val Veny dal vallone di plan Chécrouit, che sale da Dolonne.
Il Mont Chétif sarebbe una montagnetta rocciosa di poco conto, se non si trovasse proprio dirimpetto al versante Brenva del Monte Bianco. E purtroppo, è anche l’oggetto ingombrante che impedisce la vista del Monte Bianco dal centro di Courmayeur.
In virtù della sua posizione a cavallo di due valli, il mont Chétif può essere raggiunto da Dolonne e da Zerotta (Val Veny) con vari itinerari escursionistici e con una via ferrata facile. Inoltre, un bel sentiero attrezzato gira attorno a 2/3 della montagna, a ca 1900 m di quota, permettendo belle combinazioni e varianti.
L’itinerario da Zerotta, sale su strade sterrate e asfaltate a Pré de Pascal. Sempre su strada sterrata, raggiunge a Courba Dzeleuna il filo della dorsale che separa la Val Veny dal vallone di plan Chécrouit. Un ultimo tratto su sentiero porta in vetta, un po’ nel bosco e un po’ in cresta. Fantastico panorama.
Caratteristiche tecniche.
Percorso corto e senza difficoltà, non particolarmente faticoso.
La prima metà si svolge in prevalenza su strade sterrate, piste da sci e strada asfaltata. Da Courba Dzeleuna, invece, si procede su sentiero, che presenta qualche tratto ripido.
Segnalazione chiara e logica, un po’ ambigua dove si sale su piste da sci.
Nonostante l’aspetto roccioso della montagna, non ci sono punti esposti e nemmeno pericoli oggettivi.
Aspetti panoramici.
Panorama superbo, che abbraccia gran parte della catena del Monte Bianco, con il surplus della vista frontale e ravvicinata. Sul lato opposto, lo sguardo domina su Courmayeur e la Valle d’Aosta, con la Grivola e il Gran Paradiso in lontananza.
Un panorama che riscatta ampiamente la noia di salire, nella prima parte, su strada sterrata.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 8,5%
- n. salite: 3 (1M + 2C)
- difficoltà escursionistica: E
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: no
- punti appoggio/ristoro: rif. CAI Monte Bianco, bar/rist Pré de Pascal
- punti di rifornimento acqua: rif. CAI Monte Bianco, bar/rist Pré de Pascal
- periodo consigliato: fine giugno – fine settembre
- fattibilità in inverno: no
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: Sn, 5
- famiglia: > 10 anni
- copertura rete mobile: presente ovunque (ril. 08/2022)
Descrizione
1. Zerotta – Pré de Pascal (1903 m)
2,6 km / 400 D+ / 1h00′-1h20′ / 0h35′-0h45′
1 salita media
Dal parcheggio/fermata autobus di Zerotta, raggiungere la partenza della seggiovia e percorrere la strada sterrata che inizia alla sua Dx. Dove compie una curva a Sx, prendere a Dx la traccia di sentiero molto ripida che sale diritta, sul lato Dx della pista da sci. Dove incrocia una strada sterrata, andare a Sx. La strada passa 100 m sotto (a Sx) al Rifugio Monte Bianco e si biforca presso il bar/rist La Fodze. Non proseguire sulla sterrata a Sx, ma prendere il sentierino che sale sulla pista da sci a Dx del bar/rist. All’incrocio con la strada asfaltata che sale da Sx,non andare a Dx, ma proseguire diritto su pista da sci fino al bar/rist La Grolla, che si supera a Dx (poco sopra). Incrociata di nuovo la strada asfaltata, tagliare su prato il tornante del subito al di sopra e seguirla fino al tornante successivo. Alla curva verso Dx, proseguire diritto per 300 m su una pista da sci, che al termine si congiunge con due tornanti alla strada asfaltata. Proseguire sulla strada in salita fino a Pré de Pascal (ristorante, albergo, stazione funivia, ecc). Bel panorama sul Monte Bianco e sulle valli Veny e Ferret.
2. Pré de Pascal – mont Chétif (2343 m)
2,2 km / 400 D+ / 1h00′-1h20′ / 0h35′-0h45′
1 salita media
Dal ristorante, tornare indietro sulla strada asfaltata e prendere la strada sterrata che si stacca a Sx e punta verso SO (segnavia n.5, rif. Randonneur). La sterrata sale in obliquo per oltre 1,0 km, tra boschetti, prati e colate di massi, con qualche bivio, dove si continua diritto. Al bivio presso lo chalet Courba Dzeleuna (2048 m), sulla cresta O del mont Chétif, ignorare la sterrata che scende (freccia sciistica Courmayeur, Dolonne) e prendere la sterrata che sale a gomito a Sx, fino al piazzale di arrivo di due seggiovie. Andare a prendere il sentiero che inizia dall’arrivo della seggiovia a Dx (niente cartelli, bollo giallo su pietra). Il sentiero sale in traverso e poi a piccoli tornanti, passando sotto alcune pareti rocciose con vie di arrampicata. Con alcuni tornanti su sfasciume, si congiunge al sentiero n.5A, che sale da Praz Neyron. Si continua a salire in un ripido canale, fino a un colletto, affacciato sulla Val Veny. Il sentiero prosegue in una valletta rocciosa, con falesie di arrampicata, e si porta in cresta. A un altro bivio, ignorare il sentiero che sale da Dx (segnavia n.4) e proseguire a piccoli tornanti fino alla vetta. Proseguendo in leggera discesa per altri 100 m, si arriva alla statua della Madonna della Pace.
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
1h40′-2h00′ / 0h40′-1h00′
Accesso
IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI
Punti problematici
Nessuno.
Varianti
Dopo il bivio nei pressi del bar/rist La Fodze, all’incrocio con la strada asfaltata, proseguire a Dx in salita con questa, fino a Pré de Pascal. La distanza è poco superiore all’itinerario descritto e i tempi si allungano di ca 15′. La salita, già facile, diventa ancora più facile (difficoltà T), ma anche più noiosa.
Invece di scendere per lo stesso percorso della salita, giunti al bivio poco sotto alla vetta, è possibile prendere a Sx il sentiero n.4, che torna a Pré de Pascal compiendo il giro completo del Mont Chétif. Ne risulta un itinerario un poco più lungo, più impegnativo, ma molto bello.
Per la descrizione dettagliata, consultare l’itinerario: Zerotta, Pré de Pascal, Mont Chétif, Pré de Pascal