Plan de Lognan/La Visaille (Val Veny), lac Combal, rif. Elisabetta Soldini Montanaro. Su asfalto e strada sterrata fino a Combal. Poi, strada sterrata comoda (e sentiero, se si percorrono scorciatoie). Panorami spettacolari.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
rif. Elisabetta (2197 m)
6,3 km (12,6 km a/r)
580 D+
1h45'-2h00' / 0h45'-1h00'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ T
2197 m (rif. Elisabetta)
str 60%, asf 40%
Schematicamente, il fondovalle della Val Veny si può dividere in tre settori successivi, a quote crescenti. Il pianoro del Combal, che costituisce il secondo settore, è chiuso in avanti da un risalto che lo separa dal terzo, il pianoro di Lex Blanche con le Pyramides Calcaires. Sopra questo risalto e un po’ a Dx, su un crinale che scende dalle Pyramides Calcaires sorge il Rifugio Elisabetta Soldini Montanaro (2197 m).
Il rifugio venne inaugurato nel 1953 per iniziativa dell’ingegner Giuseppe Soldini, con l’intento di ricordare la moglie Elisabetta Montanaro e la sorella Teresa Grandi, caduta in montagna.
Oggi è uno dei rifugi di maggiore successo per la bellezza del luogo e la facilità di accesso, ma anche, e soprattutto, per la posizione. Si trova, infatti, sul percorso del Tour du Mont Blanc, di cui rappresenta un punto tappa, e dell’Alta Via 2 della Valle d’Aosta. Inoltre, è sul percorso di stupendi giri trail/escursionistici, che toccano Mont Fortin, col Chavannes, col de la Seigne e il col des Pyramides Calcaires.
L’itinerario da Plan de Lognan (La Visaille) aggira la morena del ghiacciaio del Miage su strada asfaltata, fino al pianoro del Combal. Prosegue nel pianoro su strada sterrata, in uno scenario maestoso. E con due facili tornanti, supera il salto finale che porta al rifugio.
Per la facilità di accesso, schiere di gitanti di ogni età lo raggiungono tutti i giorni d’estate, da inizio giugno a settembre. A loro si aggiunge l’interminabile carovana di escursionisti del Tour du Mont Blanc e, da qualche tempo, gli appassionati di mountain bike, che apprezzano molto i percorsi da e per il col Chavannes e il col de la Seigne.
Caratteristiche tecniche.
Itinerario tra corto e medio, con dislivello scarso, poco faticoso. Rapporto dislivello/distanza molto basso (4,6). Tratti di salita molto moderata e senza strappi.
Si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su strada sterrata, spesso in piano, allo scoperto. Le indicazioni sono chiare e complete.
Non sono presenti pericoli oggettivi.
E’ adatta alle famiglie con bambini, mettendo in conto la distanza.
Aspetti panoramici.
La monotonia del tratto su strada asfaltata è ampiamente riscattata dal panorama ampio e maestoso che si apre all’arrivo sul pianoro del Combal. La distesa erbosa pianeggiante, con la sua ragnatela di corsi d’acqua e pozzette lacustri, appare attorniata da giganti di roccia e ghiaccio: Monte Bianco, Aiguille Noire de Peuterey, Aiguille de Trelatête e le bizzarre Pyramides Calcaires.
Molto bella anche la vista della Val Veny dalla terrazza del rifugio.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 4,6%
- n. salite: 1 (2C)
- difficoltà escursionistica: T
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: no
- punti appoggio/ristoro: cabane du Combal, rif. Elisabetta
- punti di rifornimento acqua: cabane du Combal, rif. Elisabetta
- periodo consigliato: inizio giugno – inizio ottobre (rifugio chiuso)
- fattibilità in inverno: no
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: 12, 13, TMB, AV2
- famiglia: > 6 anni
- copertura rete mobile: presente ovunque (ril. 08/2023)
Descrizione
2. Lac Combal – Rifugio Elisabetta Soldini (2197 m)
3,6 km / 280 D+ / 0h50′-1h10′ / 0h25′-0h35′
1 salita corta
Attraversato il torrente sul ponte, proseguire sulla strada sterrata, che costeggia il margine Sx del pianoro. La strada si snoda tra due bassi laghetti, in cui si specchiano le cime circostanti. Dopodiché, procede rettilinea sul pianoro erboso, tra arbusti e cespugli, verso il risalto che lo chiude. A ca 2,0 km dal ponte, la strada raggiunge la fine del piano e inizia a salire con pendenza moderata, puntando leggermente a Dx. Dove il pendio è più ripido effettua alcuni tornanti, che si possono tagliare con scorciatoie piuttosto ripide.
Alla sommità del risalto, si incontra un bivio. A Sx, prosegue il sentiero per il col de la Seigne e il TMB. Andare a Dx, passando accanto ai resti dell’alpeggio di Lex Blanche e di alcune costruzioni militari. Continuare a Dx sulla sterrata, che supera con due brevi tornanti gli ultimi 50 m che mancano al rif. Elisabetta (2197 m).
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
1h20′-1h40′ / 0h35′-0h45′
Accesso
IN AUTO
CON MEZZI PUBBLICI
Punti problematici
Nessuno.
Varianti
Al bivio a ca 1,8 km dal ponte, invece di proseguire per la strada sterrata, prendere il largo sentiero che si stacca a Sx (n.11, Alta Via 2), inizialmente anch’esso in piano. Superato un acquitrino, il sentiero comincia a salire in modo costante e supera il salto sulla Sx, mentre la sterrata si porta a Dx. Alla sommità, con un breve traverso si raggiunge l’ampio altipiano erboso e alluvionale di Lex Blanche, nei pressi di un bivio. Non andare a Sx, sul sentiero della AV2. Prendere il sentiero a Dx, che supera un ponticello e più avanti costeggia a Sx i ruderi dell’alpeggio di Lex Blanche e incontra un altro bivio. Non prendere a Sx (TMB), ma andare a Dx per ricongiungersi con la strada sterrata che sale al rif. Elisabetta.
La variante è lunga 0,4 km in meno e richiede ca 0h10′ in meno, ma è un po’ più faticosa.