Sei escursionista con grande esperienza e ottimo allenamento? Superare 1500 m di dislivello non ti spaventa? Camminare a 3000 e passa metri non ti da fastidio? Non ti preoccupano i passaggi su roccia facili o i tratti attrezzati con corda fissa? Te la senti di percorrere lunghi tratti su terreno libero, senza sentiero?
Vieni a trascorrere una settimana a Courmayeur! Abbiamo preparato un programma di escursioni difficili, fatte apposta per le tue capacità e la tua esperienza.
Sono sei escursioni di livello alto, selezionate tra le più belle e impegnative di Courmayeur. Possono essere compiute in una giornata e sono state scelte tra quelle che non puoi assolutamente perdere.
Caratteristiche principali
- itinerari di andata e ritorno per lo stesso percorso;
- lunghezza media dell’andata di 7/8 km;
- dislivello di ca 1500 m D+;
- tempo di percorrenza dell’andata (escluse le pause) tra 3h30’/4h30′;
- difficoltà escursionistica EE/EEA;
- difficoltà tecniche medio alte (passaggi su roccette, tratti di ferrata, tratti senza sentiero, passaggi di canali alluvionali, ecc);
- sentieri in genere buoni e ben segnalati, con l’eccezione del 6° giorno (Grande Rochère);
- in qualche caso presenza di pericoli oggettivi (vedere “Avvertenza sui pericoli in montagna” alla fine della pagina), come tratti di ferrata, teorica possibilità di caduta di pietre;
- assenza di copertura rete mobile;
- necessità di ottimo allenamento e condizioni fisiche perfette;
- necessità di condizioni meteorologiche favorevoli.
PRIMO GIORNO
Val Veny: da Gabba/Freney al Rifugio Monzino (2577 m)
Andrai in Val Veny, salirai con la breve via ferrata al Rifugio Monzino.
Divertirsi a salire una facile via ferrata, avvolti dal rumore della cascata e sovrastati da immensi picchi di granito. Raggiungere una cresta tra due enormi colate di ghiaccio. Trovarsi in un luogo mitico dell’alpinismo, palcoscenico di grandi imprese e celebri tragedie. Questo ed altro è la salita al Rifugio Monzino.
Un’escursione abbastanza breve, che esige il casco e, per divertirsi ancora di più, il set completo da ferrata.
SECONDO GIORNO
Val Ferret: da Praz Sec al Colle Battaglione Aosta (2882 m)
Andrai in Val Ferret, dove salirai al suggestivo e austero Colle del Battaglione Aosta.
Al famoso corpo degli alpini è stato dedicato uno dei luoghi più panoramici di Courmayeur. Un passo che mette in comunicazione la Val Ferret con il territorio di La Salle e a cui si giunge superando un primo salto, percorrendo il lungo vallone di Arminaz e superando altri due salti, prima di affrontare il muro roccioso finale.
E in premio? Pendii e pianori affascinanti, camosci e stambecchi e una veduta superba del Monte Bianco.
TERZO GIORNO
Dolonne: da Dolonne al Col de la Youlaz (2661 m)
Andrai a Dolonne, salirai al Col d’Arp e proseguirai al Col de la Youlaz.
Tempo fa la salita da Dolonne al Col d’Arp non era molto frequentata. Oggi è diventata di moda grazie al famoso Tor des Geants. Il percorso è lungo, ma piuttosto bello. Purtroppo, quando si giunge al colle, la vista non è sensazionale. Ma basta proseguire per 1 km e arrivare al Col de la Youlaz ed ecco spalancarsi un grande spettacolo di potenza e splendore.
Salendo, proviamo a immaginare cosa gira nella testa degli atleti del Tor des Geants, appena all’inizio della loro interminabile avventura…
QUARTO GIORNO
Val Sapin: da Ermitage al Bivacco Pascal (2916 m)
Andrai in Val Sapin, salirai al Col Licony e proseguirai per il Bivacco Pascal.
Già la salita al Col dei Licony è un piatto prelibato. Ma la prosecuzione al Bivacco Pascal lo è molto di più. E non solo per il formidabile panorama quasi a 360° che si gode da lassù. Anche per il tragitto nella bellissima valletta detritica, con tanto di laghetto glaciale e vista sulle Grandes Jorasses sullo sfondo.
il luogo ideale dove fermarsi a “non” dormire, per gustare il tramonto, una bella stellata e l’alba.
QUINTO GIORNO
Val Veny: da La Visaille al Bivacco Rainetto (3046 m)
Andrai in Val Veny, dalla piana del Combal salirai al Bivacco Rainetto.
I bivacchi del Monte Bianco sono per normali escursionisti quasi tutti inarrivabili. Il Bivacco Rainetto è una delle poche eccezioni. Il sentiero per raggiungerlo è a volte ripido, con tratti di sfasciume. Può anche succedere di attraversare grandi nevai. E in alto bisogna superare facili roccette. Ma alla fine rimangono tutti soddisfatti.
Peccato non essere alpinisti e non poter fare i 400 m che mancano alla vetta del Petit Mont Blanc…
SESTO GIORNO
La Salle: da Planaval alla Grande Rochère (3328 m)
Andrai a Planaval, salirai nel vallone di Bonalex e andrai in vetta alla Grande Rochère.
La Grande Rochère ha una prerogativa. Escludendo il gruppo del Monte Bianco e il Rutor, è la cima più alta della Valle d’Aosta nord occidentale. Questo significa che da lassù si può vedere a 360° tutto. Ma proprio tutto! L’unico problema è che per salirci non c’è un sentiero vero e proprio, ma un percorso non alpinistico, indicato da ometti e alcuni segni.
Un itinerario non per tutti, ma per gente allenata e che sa muoversi bene anche su terreno libero.
Avvertenza sui pericoli in montagna
- considerare con particolare attenzione le condizioni meteorologiche previste
- consultare sempre il bollettino di criticità metereologica della Protezione Civile Regionale;
- rinunciare all’itinerario, se non si ha certezza di avere l’esperienza, la capacità e l’allenamento per affrontarlo;
- rivolgersi a professionisti della montagna (Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna), se si ha qualche incertezza, ma si desidera comunque provare un itinerario.