Lavachey (Val Ferret), rif. Bonatti. Su sentiero comodo, strada sterrata e breve tratto su asfalto. Molto panoramico.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
rif. Bonatti (2021 m)
2,1 km (4,2 km a/r)
400 D+
0h50'-1h10' / 0h25'-0h35'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ E
2026 m (rif. Bonatti)
snt 55%, str 30%, asf 15%
Il Rifugio Bonatti è stato inaugurato nel 1998, quando Walter Bonatti era ancora in vita. Gli ideatori, Pierre Sicouri, Sergio Favre e Flavio Guichardaz, sognavano di realizzare una struttura sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, che fosse un luogo bello e facile da raggiungere, alla portata anche delle famiglie. Oggi il Rifugio Bonatti è molto di più, perché non solo attira schiere di gitanti, ma è anche punto d’appoggio fondamentale per gli escursionisti del Tour du Mont Blanc e dell’Alta Via 1. Inoltre, d’inverno è punto di riferimento per camminatori con le ciaspole e scialpinisti.
Il rifugio sorge su un piccolo terrazzo all’inizio del vallon de Malatra. La posizione è strategica, perché vi passano il sentiero della cosiddetta “balconata della Val Ferret”, il Tour du Mont Blanc e l’Alta Via 1 della VdA. Dal pdv panoramico è semplicemente sensazionale, con il Monte Bianco e la Veny più lontano a Sx e con il vallone glaciale di Fréboudze e le torri colossali di Grandes Jorasses e Mont Greuvetta proprio davanti, così vicine che sembra di toccarle.
Il percorso di salita è facile e corto. Nella parte iniziale può essere abbreviato con qualche variante. Lo stesso può dirsi nella parte alta, dove varie scorciatoie tagliano i tornanti nel bosco e possono essere molto utili in discesa.
Caratteristiche tecniche.
Percorso corto e senza difficoltà tecniche.
La salita si svolge in piccola parte su strada asfaltata, per 1/3 su una sterrata x fuoristrada e per metà su un bel sentiero, che sale in modo costante.
Difficile resistere alla voglia di proseguire ancora un po’, verso l’alpeggio di Giué Superiore (Dessus) e il bucolico pianoro di Malatrà.
Aspetti panoramici.
Veramente sensazionale. Nessuna foto, per quanto ben fatta, è in grado di rendere appieno la potenza impressionante delle Grandes Jorasses, del Monte Bianco e dei ghiacciai di Freboudze, che sembrano venire incontro.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 9,5%
- n. salite: 1 (1M)
- difficoltà escursionistica: E
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: no
- punti appoggio/ristoro: rif. Bonatti
- punti di rifornimento acqua: rif. Bonatti
- periodo consigliato: inizio maggio – inizio novembre
- fattibilità in inverno: sì
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: 28, 42, TMB, AV1
- famiglia: > 6 anni
- copertura rete mobile: presente ovunque (ril. 08/2022)
Descrizione
1. Lavachey – Rifugio Bonatti (2026 m)
2,1 km / 400 D+ / 0h50′-1h10′ / 0h25′-0h35′
1 salita media
Dal parcheggio di Lavachey si prosegue sulla S.Co in direzione di Arnouva. Dopo due ripidi tornanti, la strada spiana e curva verso Dx in una valletta con un torrente, un piccolo spiazzo, una baita e la fermata dell’autobus (“Remisa”). Prima del ponte sul torrente, si stacca a Dx la strada sterrata n.28-42, per l’alpeggio di Sécheron e il rif. Bonatti (cartelli). La piccola sterrata si inoltra nel bosco e sale a tornanti sul fianco della montagna.
Da Lavachey è possibile percorrere una variante più breve (e piacevole). Al secondo tornante (verso Sx), lasciare la strada e prendere il piccolo sentiero che si stacca a Dx della curva e procede in salita verso la montagna (direzione E). Dopo un tratto in traverso su prato e un altro nel bosco, il sentiero si congiunge con la strada sterrata n.28-42, proveniente da Sx.
A un un bivio dopo ca 1,5 km (1,3 km sulla scorciatoia), lasciare la sterrata e prendere il sentiero n.28-42 che sale a Sx (cartelli segnavia). Dopo vari tornanti, il sentiero esce dal bosco e sale in obliquo verso Dx su pendio erboso, fino a incontrare il sentiero del TMB-AV1, che giunge da Dx (Arminaz Inferiore). Un’ultima breve, ma ripida salita conduce al rif. Bonatti. Ad attendere c’è una fontana, i comfort del rifugio e un panorama favoloso.
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
0h35′-0h45′ / 0h15′-0h20′
Accesso
IN AUTO
Da Courmayeur percorrere la S.Co per Entrèves/La Palud.
Nei pressi di Entrèves, lasciare l’auto in uno dei parcheggi prima del paese, in corrispondenza del campo sportivo. Prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 10′ porta a Planpincieux.
Al capolinea presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 10′ (3 km) porta a Lavachey, da dove si prosegue a piedi. E’ possibile scendere anche alla fermata successiva “Remisa”.
Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur al fondo della Val Ferret, passando da Lavachey.
In teoria, sarebbe possibile raggiungere in auto la Val Ferret pagando un pedaggio. Di fatto, però, i posti sono limitati e disponibili solo la mattina presto.
CON MEZZI PUBBLICI
Dal piazzale Monte Bianco a Courmayeur, prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 20′ porta a Planpincieux.
Al capolinea presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 10′ (al netto dell’attesa) porta a Lavachey, dove si prosegue a piedi. Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur al fondo della Val Ferret, passando da Lavachey.
Punti problematici
Nessuno.
Varianti
In preparazione.