Lavachey (Val Ferret), rif. Bonatti, pas Entre deux Sauts, tête Entre deux Sauts. Percorso di lunghezza e difficoltà media, su sentieri ottimi, senza pericoli. Molto panoramico.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
tête Entre d. Sauts (2728 m)
6,3 km (12,6 km a/r)
1110 D+
2h30'-3h10' / 1h20'-1h40'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ E
2728 m (t. Entre d. Sauts)
snt 80%, str 14%, asf 6%
Un aspetto singolare della Val Ferret e della Val Veny è che le cime del Monte Bianco non si trovano alla testata delle valli, ma ne costituiscono un versante. In Val Ferret è quello alla DxOr.
Il versante opposto (SxOr) è dato da montagne più basse e meno clamorose, ma per nulla spregevoli. E questo per due prerogative. In primo luogo, sono cime in posizione isolata e ravvicinata al gruppo del Monte Bianco, cosa che le rende punti panoramici privilegiati. In secondo luogo, presentano sempre qualche sentiero che permette di raggiungerne facilmente la vetta. Ottimi esempi sono la tête de la Tronche e la tête Entre deux Sauts.
La tête Entre deux Sauts (2728 m) si stacca dalla dorsale che delimita a SE la Val Ferret e, portandosi in avanti, separa la combe di Arminaz e il vallon de Malatra. Verso la Val Ferret la cima appare larga, rocciosa e franosa, sul lato opposto erbosa e digrada abbastanza dolcemente al pas Entre deux Sauts (2524 m).
Il modo più semplice per salire in vetta e ammirare il suo fantastico panorama è il breve sentiero che, per l’appunto, parte da questo passo. Quindi, l’itinerario coincide per ca 3/4 con uno dei due itinerari per il pas Entre deux Sauts. Si tratta di due itinerari che si equivalgono per lunghezza, tempi e difficoltà.
In questo caso, viene ripreso l’itinerario che parte da Lavachey, passa dal rif. Bonatti e sale al pas Entre deux Sauts dal vallon de Malatra.
Caratteristiche tecniche.
Percorso di lunghezza e difficoltà media, non faticoso.
Salite brevi o medie, mai ripide. Il tratto più ripido è quello che sale in vetta, ma è molto breve.
Il sentiero è ben tracciato ben segnalato. Manca solo l’indicazione del sentiero perla vetta, che all’inizio non è nemmeno molto marcato.
Aspetti panoramici.
Il panorama è favoloso.
Verso il Monte Bianco, abbraccia tutto il versante italiano della catena, dalle cime della Val Veny al Mont Dolent. A Sx (SO), si scorge in lontananza il Rutor e le cime di La Thuile. Molto bella anche la veduta dalla parte opposta, con le cime che costituiscono la dorsale tra la Val Ferret e i comprensori di Planaval e del Gran San Bernardo: tête de Licony, Grande Rochère, aig. de Bonalex, ecc.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 8,8%
- n. salite: 3 (2M + 1C)
- difficoltà escursionistica: E
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: no
- punti appoggio/ristoro: rif. Bonatti
- punti di rifornimento acqua: rif. Bonatti
- periodo consigliato: fine giugno – fine settembre
- fattibilità in inverno: no
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: 28, 42, TMB, AV1, Sn
- famiglia: > 10 anni
- copertura rete mobile: presente quasi ovunque (ril. 08/2022)
Descrizione
1. Lavachey – Rifugio Bonatti (2026 m)
2,1 km / 400 D+ / 0h50′-1h10′ / 0h25′-0h35′
1 salita media
Dal parcheggio di Lavachey si prosegue sulla S.Co in direzione di Arnouva. Dopo due ripidi tornanti, la strada spiana e curva verso Dx in una valletta con un torrente, un piccolo spiazzo, una baita e la fermata dell’autobus (“Remisa”). Prima del ponte sul torrente, si stacca a Dx la strada sterrata n.28-42, per l’alpeggio di Sécheron e il rif. Bonatti (cartelli). La piccola sterrata si inoltra nel bosco e sale a tornanti sul fianco della montagna.
Da Lavachey è possibile percorrere una variante più breve (e piacevole). Al secondo tornante (verso Sx), lasciare la strada e prendere il piccolo sentiero che si stacca a Dx della curva e procede in salita verso la montagna (direzione E). Dopo un tratto in traverso su prato e un altro nel bosco, il sentiero si congiunge con la strada sterrata n.28-42, proveniente da Sx.
A un un bivio dopo ca 1,5 km (1,3 km sulla scorciatoia), lasciare la sterrata e prendere il sentiero n.28-42 che sale a Sx (cartelli segnavia). Dopo vari tornanti, il sentiero esce dal bosco e sale in obliquo verso Dx su pendio erboso, fino a incontrare il sentiero del TMB-AV1, che giunge da Dx (Arminaz Inferiore). Un’ultima breve, ma ripida salita conduce al rif. Bonatti. Ad attendere c’è una fontana, i comfort del rifugio e un panorama favoloso.
2. Rifugio Bonatti – Pas entre deux Sauts (2524 m)
3,3 km / 500 D+ / 1h10′-1h30′ / 0h40′-0h50′
1 salita media
Dal Rifugio Bonatti seguire il sentiero in salita (n.28-42-TMB-AV1), che tocca l’alpe Malatra Desot (2060 m). Non prendere il sentiero del TMB a Sx, ma proseguire in salita fino al bivio successivo, presso l’alpe Malatra Damon. Prendere il sentiero n.42 a Dx. Giunti a un pianoro, si risale il Vallon de Malatra, tenendosi a Dx (SxOr), su pendio erboso non ripido. Dopo ca 1,5 km, dove il vallone si innalza, il sentiero compie un arco verso Dx (SO) su balze erbose un po’ più ripide. Con un ultimo tratto, un po’ su erba e un po’ su terriccio gessoso, si arriva al pas Entre deux Sauts, colle che mette in comunicazione il Vallon de Malatra e la Comba d’Arminaz.
Molto belle le vedute della catena del Monte Bianco sui due versanti e il colpo d’occhio su vallone superiore di Malatra.
3. Pas Entre deux Sauts – Tête Entre deux Sauts (2728 m)
1,0 km / 180 D+ / 0h20′-0h30′ / 0h10′-0h15′
1 salita corta
Dal colle, con le spalle alla Combe d’Arminaz, prendere il sentiero che si stacca a Sx, in corrispondenza di una pietra piatta. Il sentiero sale verso NO su pendio erboso con pendenza moderata. Dopo un tratto quasi in piano vicino a una cresta, segue un tratto piuttosto ripido che porta in vetta, dove è posto un cippo di pietre. E’ possibile proseguire per ca 300 m sulla cresta della vetta in direzione NE per affacciarsi sulla Val Ferret.
Il panorama è semplicemente grandioso, in parte anche per la grande vicinanza alla catena del Monte Bianco.
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
1h40′-2h15′ / 0h45′-0h55′
Accesso
IN AUTO
Da Courmayeur percorrere la S.Co per Entrèves/La Palud.
Nei pressi di Entrèves, lasciare l’auto in uno dei parcheggi prima del paese, in corrispondenza del campo sportivo. Prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 10′ porta a Planpincieux.
Al capolinea presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 10′ (3 km) porta a Lavachey, da dove si prosegue a piedi. E’ possibile scendere anche alla fermata successiva “Remisa”.
Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur al fondo della Val Ferret, passando da Lavachey.
In teoria, sarebbe possibile raggiungere in auto la Val Ferret pagando un pedaggio. Di fatto, però, i posti sono limitati e disponibili solo la mattina presto.
CON MEZZI PUBBLICI
Dal piazzale Monte Bianco a Courmayeur, prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 20′ porta a Planpincieux.
Al capolinea presso il piazzale dell’Hotel Miravalle, cambiare con l’autobus navetta che in ca 10′ (al netto dell’attesa) porta a Lavachey, dove si prosegue a piedi. Tenere presente che in Agosto alcuni autobus compiono l’intero percorso da Courmayeur al fondo della Val Ferret, passando da Lavachey.
Punti problematici
Nessuno.
Varianti
L’unico modo facile per salire in vetta alla tête Entre deux Sauts è il sentiero che inizia al pas Entre deux Sauts. E siccome per salire al passo gli itinerari sono due, lo stesso vale anche per la cima.
Quindi, invece di salire da Lavachey, rif. Bonatti e vallon de Malatra, è possibile salire anche da Praz Sec, Arminaz Inferiore e dalla combe di Arminaz.
Per la descrizione dettagliata consultare l’itinerario
Courmayeur: Praz Sec, Arminaz Inferiore, tête Entre deux Sauts a/r