Planpincieux (Val Ferret), Meyencet/Neyron, Leuchey, rif. Bertone. Percorso facile, non faticoso e molto panoramico, su strada sterrata e sentiero.
finish:
distanza:
dislivello:
durata:
rif. Bertone (1977 m)
5,5 km (11,0 km a/r)
500 D+
1h30'-1h45' / 1h00'-1h10'
difficoltà:
qualità:
quota max:
terreno:
/ E
2045 m (belv. M. Saxe)
snt 60%, str 40%
Su una spalla del Mont de la Saxe, sorge il piccolo villaggio di Le Pré. Oggi accoglie uno dei rifugi più noti e frequentati di tutto il gruppo del Monte Bianco. Il titolare Lorenzino Cosson lo ha dedicato alla figura di Giorgio Bertone, alpinista, guida alpina e maestro di sci, morto nel 1977 in un incidente aereo sul gruppo del Monte Bianco, nonché suo grande amico e compagno di ascensioni.
Il rifugio è uno dei punti tappa preferiti del Tour du Mont Blanc e dell’Alta Via 1 della Valle d’Aosta.
Dal fondovalle è raggiungibile con due itinerari, molto diversi tra loro, che salgono su versanti opposti del Mont de la Saxe: l’itinerario da Villair Superiore e l’itinerario da Planpincieux.
L’itinerario da Planpincieux sale sul versante che si affaccia verso la Val Ferret. E’ un percorso più lungo, ma più dolce e panoramico, adatto praticamente a tutti. Nella prima parte si percorre un tratto su strada sterrata, che sale in modo costante e moderato sul fianco S della Val Ferret. Segue un tratto breve su sentiero, che sale a intercettare la “balconata della Val Ferret”. L’ultima parte del percorso si svolge sul comodo e panoramico sentiero della “balconata”, che, traversando in saliscendi, porta sul costone del Mont de la Saxe che scende su Courmayeur, dietro al quale è posto il rifugio.
A differenza di quello da Villair, l’itinerario da Planpincieux è fattibile in inverno solo raramente, a causa del notevole pericolo valanghe.
Caratteristiche tecniche.
Itinerario corto, con dislivello contenuto e poco faticoso. Tratti di salita moderata e costante, senza strappi.
Si svolge in parte su strada sterrata e in parte su sentiero comodo e ben tracciato. Le indicazioni sono chiare è complete.
Non esistono pericoli oggettivi, tranne quello di lasciarsi distrarre dal magnifico panorama e inciampare in qualche radice.
La bellezza del panorama lungo il percorso ripaga ampiamente anche in caso di rientro prima dell’arrivo al rifugio.
Aspetti panoramici.
L’esposizione verso S e il senso di apertura rendono il Rifugio Bertone una delle mete più piacevoli. La vista su Courmayeur e la Val Veny è bellissima.
Incredibile il colpo d’occhio sul Monte Bianco, il Dente del Gigante e le Grandes Jorasses, lungo tutto il percorso. Per non parlare degli scorci sulla Val Ferret.
Altre informazioni
- rapporto dislivello/distanza: 4,5%
- n. salite: 1 (1M)
- difficoltà escursionistica: E
- passaggi difficili/pericolosi: no
- tratti incerti: no
- punti appoggio/ristoro: rif. Bertone
- punti di rifornimento acqua: rif. Bertone
- periodo consigliato: fine maggio – fine ottobre
- fattibilità in inverno: sì/no (dipende da pericolo valanghe, spesso molto elevato)
- attrezzatura escursionistica: normale da escursionismo
- attrezzatura trail running: normale da trail running
- segnaletica: 31, TMB, AV1
- famiglia: > 6 anni
- copertura rete mobile: presente ovunque (ril. 01/2024)
Descrizione
1. Planpincieux – Rifugio Bertone (1977 m)
5,5 km / 500 D+ / 1h30′-1h45′ / 1h00′-1h15′
1 salita media
Dal piazzale di Planpincieux, imboccare la strada sterrata che si inoltra nel bosco a Sx della S.Co, in direzione di Lavachey. Seguirla per ca 1 km, fin dove incrocia la S.Co, nei pressi di una cappelletta. Scendere a Dx, superare il ponte sulla Dora e passare tra gli abitati di Meyencet a Sx, e Neyron a Dx (0h10′).
Seguire la strada sterrata n.31 per il rif. Bertone, che sale per 1,5 km in obliquo verso Dx. Dopo due tornanti e il passaggio dalle baite diroccate di Leuchey Inferiore (Dessous, 1796 m), la sterrata prosegue in obliquo, finché è interrotta da un cancello, con un bivio (cippo con segnavia e cartelli). Prendere il sentiero che sale a Sx (indicazione “rif. Bertone”). Dopo alcuni tornanti, il sentiero passa a Dx delle baite di Leuchey Superiore (Dessus, 1934 m) e si congiunge alla “balconata della Val Ferret” (TMB-AV1, cippo con segnavia, 1948 m), che collega in traversata i rifugi Bonatti e Bertone.
Prendere il ramo di Dx, che in saliscendi taglia il fianco della montagna, tra boschi e prati scoscesi e qualche panoramico pianoro. All’altezza dell’inizio della Val Ferret, il sentiero supera un costone e alcuni valloncelli e, traversando a Sx, giunge su una spalla del Mont de la Saxe (Praz de la Saxe, 2045 m). Il luogo, molto suggestivo e panoramico, presenta una tavola orientativa e molti cartelli indicatori.
Trascurare il sentiero che sale tutto a Sx e la traccia che scende a Dx. Prendere il sentiero che scende in avanti. Il rif. Bertone si trova poco sotto (ca 250 m, 50 m D-).
Ritorno
1. Stesso percorso dell’andata
1h00′-1h20′ / 0h40′-0h45′
Accesso
IN AUTO
Da Courmayeur percorrere la S.Co per Entrèves/La Palud per ca 3 km.
Nei pressi di Entrèves, lasciare l’auto in uno dei parcheggi prima del paese, in corrispondenza del campo sportivo. Prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 10′ porta a Planpincieux.
Scendere al capolinea, presso il piazzale dell’Hotel Miravalle. Tenere presente che in Agosto alcuni autobus proseguono fino alla testata della valle, ad Arnouva.
In teoria, sarebbe possibile raggiungere in auto la Val Ferret pagando un pedaggio. Di fatto, però, i posti sono limitati e disponibili solo la mattina presto.
CON MEZZI PUBBLICI
Dal piazzale Monte Bianco a Courmayeur, prendere l’autobus navetta della Val Ferret, che in 20′ porta a Planpincieux.
Scendere al capolinea, presso il piazzale dell’Hotel Miravalle. Tenere presente che in Agosto alcuni autobus proseguono fino alla testata della valle, ad Arnouva.
Punti problematici
Nessuno.
Varianti
La discesa si svolge sull’ampio sentiero (una mulattiera) del TMB, che scende sul versante S della montagna.
Dal rifugio si scende a Sx, su prati, fino a un punto panoramico. Il sentiero punta a Sx e procede in discesa in parte in obliquo e in parte con brevi tornanti, fino all’inizio del bosco. Si continua a tornanti per 1,5 km fino a immettersi sulla strada sterrata della Val Sapin. Quasi subito, si stacca a Sx una scorciatoia che taglia alcune curve. Ripresa la sterrata, la si segue fino a un ponte sul torrente e a un parcheggio in località Raffort. Proseguire sulla strada sterrata in leggera discesa, fino alle prime case di Villair Superiore, dove diventa asfaltata.
In preparazione.